Riconoscersi nella diversità del futuro

Riconoscersi nella diversità del futuro

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Redazione Babel

Redazione Babel

08 maggio 2023

RICONOSCERSI NELLA DIVERSITA’ DEL FUTURO

di/ Marco Pacati

Babel si rinnova e diventa un sito, che ospita tutti i numeri cartacei (7) usciti finora e, data la flessibilità dello strumento, si arricchisce costantemente di nuovi stimoli, idee, immagini, colori. Le motivazioni pratiche ed economiche, ecologiche, culturali, persino ideali, che il cambiamento sottende, sono illustrate con chiarezza nella presentazione del sito, e le enormi prospettive del digitale sono ormai note a tutti, in particolare al pubblico dei giovani, che sono protagonisti attivi e che ci auguriamo saranno assidui frequentatori del nuovo sito.

Ma, considerato il mio ruolo di decano dei collaboratori di Babel e la mia convinzione che anche il prodotto cartaceo fosse di alta qualità culturale, estetica, valoriale, vorrei sottolineare che i 7 numeri, che spero molti conserveranno nella loro biblioteca, nella loro stanza, nella loro cantina, o semplicemente nella loro memoria (l’importante è che esistano…), hanno aperto un solco fecondo che interpreta il calore, la sensibilità, la visione pluralistica del mondo, viva e sempre più radicata nella nostra città, e di cui Babel si fa portavoce.

La possibilità di conservare quanto prodotto in questi anni, e di aggiornarlo continuamente, offre un panorama straordinario di informazione sulle iniziative in essere e in fieri a Bergamo, e svolge un ruolo educativo di formazione, utile alla comprensione della ricchezza culturale presente in città e in provincia.

Mi sembra che i concetti di integrazione, inclusione, o (peggio) tolleranza costituiscano ormai un punto di partenza più che un obiettivo: sono infatti ampiamente superati nello spirito che anima Babel; tutti possono collaborare, tutti coloro che hanno una storia da raccontare la possono condividere, tutti possono conoscere e capire, se solo lo desiderano.

La diversità è definitivamente una ricchezza, non una preoccupazione; i nomi, i colori, le esperienze che con pari dignità e orgoglio animano le pagine della rivista (consentitemi il retaggio culturale e linguistico un po’ obsoleto…) non sono più uno spazio privilegiato per chi non ne trova un altro nei canali istituzionali, ma sono quadri di vita di una città in cui, forse, qualcuno crede di non riconoscersi più… ma, come un novello Dorian Gray, guardandosi allo specchio , non comprende che il suo cambiamento è una normale evoluzione, non un tradimento di ciò che era un tempo…. Babel ha imboccato la via della storia, anzi delle storie: nella storia dell’oggi c’è tutta la ricchezza della tradizione, le ricette etniche sono parimenti il couscous e la polenta, le esperienze didattiche, le manifestazioni ludiche e culturali sono un’esplosione di vitalità e nulla hanno smarrito delle sagre tradizionali.

Babel e la sua vitalissima redazione l’hanno capito da tempo e sperano che chi accederà al nuovo sito (almeno con curiosità) si lascerà poi affascinare e coinvolgere in un viaggio alternativo al cinismo, al dolore, al pessimismo imperante nei mass media: e saprà attingere alla freschezza di vita che emana dallo schermo...

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