Partecipare alla gioia della festa

Partecipare alla gioia della festa

Molte fedi nella preghiera
Elena Sarzilla

Elena Sarzilla

01 giugno 2022

Partecipare alla gioia della festa

di / Elena Sarzilla

Partiamo dalla fine: l’Eid al Fitr. Domenica 1 maggio è stata avvistata la luna crescente che segna l’inizio di un nuovo mese nel calendario islamico, quindi la fine del mese di Ramadan. La festa della fine del digiuno (Eid al-Fitr, in arabo) è importante: si indossano gli abiti migliori, si cucinano e mangiano prelibatezze, ci si riunisce con amici e parenti.

Appena mi sono svegliata ho mandato alle mie amiche e amici musulmani un semplice messaggio: “Eid Moubarak!”. Chissà quanti ne hanno ricevuti in questi giorni insieme a gif, chiama- te, immagini, biglietti! Anche il feed di Instagram è tutto in festa e le frasi benauguranti si moltiplicano. Mi piace essere in contatto con persone che appartengono ad una religione diversa dalla mia, posso godere del clima di festa più volte!
In questi giorni tante persone della società civile e della comunità cattolica di Bergamo si sono attivate per portare gli auguri del vescovo Francesco Beschi ai centri islamici della provincia. Si tratta di un gesto di vicinanza che, con delicatezza, apre porte al dialogo. Nella tensostruttura preparata dal Centro Islamico di Bergamo al Centro Galassia per l’Eid, mons. Beschi e Mohamed Saleh lo hanno ribadito: siamo comunità insieme, siamo testimoni di speranza, abbiamo affetto e stima reciproci, possiamo condividere la gioia, dobbiamo continuare a costruire relazioni. Poi lo scambio di doni: un runner (tovaglia lunga e stretta) per adornare la tavola imbandita a festa, arrivato dalla Missione Bergamasca in Costa d’Avorio, e in cambio una preziosa confezione di pasticceria.

Quali sono stati i momenti d'incontro interreligioso durante Ramadan 2022 a Bergamo?

Iftar condiviso

[Iftar: rottura del digiuno durante Ramadan in concomitanza del tramonto e della quarta preghiera, Maghreb]

Ecco solo un assaggio delle diverse occasioni di festa che sono state condivise nel territorio bergamasco.

L’anno scorso le restrizioni non hanno permesso iftar comunitari. Con tutte le attenzioni, però, alcune famiglie, rappresentanti di quattro diversi centri islamici, hanno ospitato altrettanti “vicini di casa” cristiani. Tra loro c’era Cecilia, che vive da sempre nel quartiere di Boccaleone, vicino alla sede dell’Associazione Musulmani di Bergamo. Lei e suo papà hanno condiviso la cena con Idir e la sua famiglia e così, quest’anno, partecipare all’iftar condiviso organizzato dall’associazione è stato facile.

“Di questo momento di condivisione mi ha colpito il forte desiderio che avevano i ragazzi e le ragazze della comunità musulmana di condividere una parte della loro vita, della loro cultura, della loro fede e del loro cibo. Siamo stati accolti agli stand dell’hijab e dell’hennè e le ragazze sorridenti ci hanno spiegato in modo semplice cosa significano questi simboli non solo secondo i libri sacri ma nella loro esperienza personale di fede che, come ci hanno detto, è continua ricerca, studio e scoperta. Ho condiviso la tavola con alcune ragazze musulmane e alcune amiche che avevo portato con me e abbiamo scoperto che frequentiamo lo stesso corso universitario e quindi ci rivedremo a Milano in università; poi abbiamo parlato di fede, del cibo buonissimo, ma dai nomi diffici- li che stavamo mangiando e loro ci hanno raccontato quanto sia bello il mese del Ramadan. È un’occasione per incontrarsi, per migliorarsi, per concentrarsi su di sé e su chi ha più bisogno; è un mese in cui ci si abitua a nuovi ritmi e si dedica più tempo alla preghiera, per ripartire più carichi di prima. Insomma, ci hanno fatto capire che il Ramadan non è tanto un tempo di rinunce, quanto un tempo di ripartenza. È stata una serata davvero piacevole e credo che conoscendosi e frequentandosi in occasioni come queste si possa imparare e costruire relazioni nuove senza nessuna paura, trovando, anzi, tantissime somiglianze tra le nostre diverse storie"

Per la prima volta l’Associazione Alternativa con il Coordinamento Donne della Lombardia ha organizzato un iftar condiviso in bergamasca sa bato 23 aprile 2022. Un iftar molto particolare, formativo. L’obiettivo? Favorire il dialogo tra i giovani (molti dei quali Minori Stranieri Non Accompagnati accolti in comunità) e il dottor Hamid Zariate, per scoprire la bellezza della fede e fugare dubbi e incomprensioni sull’Islam.

Bouchra Gzouli, promotrice dell’iniziativa aggiunge: per noi è fondamentale l’idea di adattare l’approccio con i giovani di doppia appartenenza, dando la possibilità di emergere come nuovi cittadini del mondo, mantenendo una loro identità ricca di opportunità e risorsa per la società multiculturale.

Speciale anche la sede di questo iftar, l’Abbazia di San Paolo d’Argon, sede del progetto Fileo che volentieri offre questo spazio per momenti di dialogo e approfondimento.

L’iftar condiviso può diventare una vera e propria festa in piazza. Lo sanno bene a Monterosso, in città. Tavoli e panche hanno riempito piazza Pacati per poter accogliere tutti coloro che, portando da casa cibo o bevande da condividere, hanno rotto insieme il digiuno del 20 aprile 2022. Un’iniziativa nata nel quartiere, per desiderio del quartiere.
Don Chicco Re, della parrocchia: “L’iniziativa è stata costruita dalla rete sociale, sentendo che la comunità islamica è parte integrante e integrata. Non sono dimensioni da trascurare e servono quindi momenti di avvicinamento reale e fisico. L’iftar è stato ben accolto da tutti come un segno di bellezza: diventerà una tradizione!”

PARLIAMONE!
Anche quest’anno due mezzi “speciali” consentono di entrare nella quotidianità di chi vive Ramadan.
Per il terzo anno consecutivo il settimanale online della Diocesi di Bergamo ha pubblicato il “Diario di Ramadan”. Dopo Nadia e Noha (che contribuiscono anche alla rivista Babel), quest’anno si è raccontata Amina Ridaoui, giovane mediatrice culturale. Abbiamo riscoperto con lei il valore della lentezza, della famiglia, delle buone relazioni e della beneficienza.
Quest’anno è ripartito anche “N e non M” il web-diario di RamadaN, seconda stagione curata sempre da Ridha Ibrahim. Quest’anno sono stati coinvolti anche gli studenti e le studentesse dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore O. Romero di Albino, che hanno contribuito ad arricchire i contenuti e le relazioni del web-diario. Nove episodi in collegamento con ospiti che hanno aperto dei mondi: il self-iftar, gli auguri dei musulmani in occasione della Pasqua e dei cristiani in occasione di inizio Ramadan, le ricette tipiche di Ramadan dei paesi d’origine degli ospiti internazionali.

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