LE POLENTE!

LE POLENTE!

Mille mondi a tavola
Redazione Babel

Redazione Babel

01 marzo 2021

LE POLENTE!

di/ Martina Biava e Elena Sarzilla

La più povera delle portate è la polenta, cuore del pranzo domenicale ed orgoglio bergamasco. Ricetta antica, mais antichi: ne parliamo con Cinzia, produttrice agricola della coop. sociale “Cantiere Verde” di Cene.

La polenta bergamasca nasce dal seme di un cereale, il mais. Quali varietà coltivate? La polenta è diffusa in diversi posti nel mondo, preparata in semplicità con gli ingredienti che ogni terra ha messo a disposizione dell’uomo. Vi sono diversi tipi di polente cucinate a Bergamo, scopriamole. Cosa hanno in comune? La vocazione alla condivisione! Abbiamo coltivato il mais di Gandino e il Rostrato Rosso di Rovetta, due sementi antiche, che coltiviamo nei territori indicati dal nome del mais. Offrendo tali prodotti biologici, riviviamo la storia dei semi conservati dai nonni, valorizzati oggi dalle nuove generazioni. La decisione è stata culturale: ogni terra ha i suoi sapori, questi sono i nostri. Il mais è polifunzionale: se non si mangia genera calore, si usa per costruire mobili e nel terreno crea materia organica. La polenta è per tutti, adatta ai vegani e agli intolleranti al glutine, è nutriente e, soprattutto, la polenta è festa!». La polenta è diffusa in diversi posti nel mondo, preparata in semplicità con gli ingredienti che ogni terra ha messo a disposizione dell’uomo. Vi sono diversi tipi di polente cucinate a Bergamo, scopriamole. Cosa hanno in comune? La vocazione alla condivisione!

Gheat- La Polenta Bianca

Cucinata da Mesgena Letehawariat di Bergamo

PREPARAZIONE

Far bollire l’acqua salata in una pentola. Quando bolle, togliere dell’acqua calda e aggiungere la farina di orzo speciale*, mescolare e cuocere lentamente. Versare la polenta cotta in un recipiente largo, amalgamare con una noce di burro e dare una forma circolare. Con l’aiuto di una tazza, creare una conca nel gheat e riempirla di tesmi (burro aromatizzato). Spolverare di berbere (pepe rosso, polvere con dodici spezie) e servire con ajobo (yogurt).

*la farina per gheat; il cereale viene lavato, seccato al sole, tostato in padella (moklo), macinato e infine filtrato con il menfit.

Foutou- La Polenta di banane e manioca

Cucinata da suor Madeleine Tanoh delle Suore delle Poverelle di Bergamo

La specialità del popolo Akan

La seconda versione di “polenta”, tipica della Costa d’Avorio e del Ghana, non prevede l’uso dei cerali. Si prepara con banane e manioca, una radice nutriente e versatile. Preparare il foutou (o fufu) sembra semplice, il segreto: saperlo abbinare con i condimenti giusti!

PREPARAZIONE

Sbucciare le banane e la manioca e bollirle separatamente (salare l’acqua della seconda). Una volta cotti, pestarle con un mortaio, poi unirli e mescolarli. Si otterrà un impasto denso e omogeneo a cui dare la forma, ovale per l’uomo e tonda per la donna. Può accompagnare una salsa con pollo, gamberoni e melanzane.

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